Perché cercare una definizione all’amore, al “legame” tra due persone? Perché cercare una spiegazione agli amori tossici, a quelli semplicemente erotici, agli amore dominanti o unilaterali? Nel libro “L’amore e gli amori“, di Edizioni Leima, il sociologo Francesco Alberoni traccia una mappa del sentimento: da quello che nasce da adolescenti, poi da adulti, fino al grande amore che dura (ma come?).
Che siate romantici o pragmatici, la lettura di questo libro può suscitare sulle prime commenti scettici e sguardi accigliati. Come può Francesco Alberoni arrogarsi il diritto di stilare una lista dei vari tipi amore, pretendendo di offrire principi “oggettivi”, entrando a gamba tesa in un campo così intimo? Eppure, già nella premessa puntualizza che questo libro descrive in modo essenziale i vari tipi di amore «in modo che ciascuno di noi possa riconoscere che tipo di esperienza sta vivendo e quali sono le possibili conseguenze».
Nessuna presunzione, quindi. “L’amore e gli amori”, pubblicato quasi quarant’anni dopo “Innamoramento e amore”, si propone come strumento personale per comprendere il proprio vissuto. Il libro diventa uno specchio dove ritrovare e ritrovarsi, in cui riconoscersi o tramite cui riconoscere e “oggettivizzare” la fase amorosa che si sta vivendo.
In un percorso di lettura che corrisponde ai vari stadi della crescita, Alberoni individua già nell’infanzia il primo errore che si commette a dispetto del sentimento amoroso del bambino, così puro e magico, che viene “addomesticato” secondo le leggi degli adulti. Il fattore sociale attraversa tutta la teoria sull’amore dell’autore, che non può che constatare quanto lo stile di vita, così diverso (movimentato, precario, instabile…) rispetto a prima, abbia forti ripercussioni sulle relazioni di coppia. Altro tema fondante, che si ripropone per tutto il testo, è la profonda spaccatura tra il mondo maschile e quello femminile. Un particolare che emerge già nell’adolescenza, fonte e causa di gran parte degli squilibri in un rapporto.
Dopo l’analisi dei diversi tipi di amore, dal raptus alle infatuazioni (come forme di amore simili all’innamoramento ma significatamente differenti), si giunge al cuore della teoria alberoniana: lo “stato nascente”. Uno stato emozionale e mentale che infonde un’energia staordinaria: pagine intense in cui Francesco Alberoni svela, con una accuratezza scientifica, dettagliata, il potere del vero innamoramento su due individui che, finalmente, si sono riconosciuti e trovano in quell’incontro la loro essenza più profonda.
«L’innamoramento è una ricerca della propria più profonda autenticità, un cercare di essere se stessi fino in fondo. Questo viene ottenuto grazie all’altra persona, al dialogo con lei, all’incontro in cui ciascuno cerca nell’altro il riconoscimento, l’accettazione, la comprensione, l’approvazione e la redenzione di ciò che è stato ed è realmente».
Così i due innamorati, scrive Alberoni, formano un’entità sociale nuova ad altissima solidarietà: la coppia. Il vero innamoramento avviene quando entrambi i soggetti della coppia entrano in stato nascente, quando riescono a vedere l’essenza delle cose indipendentemente dall’altro, quando si sentono liberi e non schiavi: né dominanti, né dominati. Quello che rende autentico l’innamoramento è la libertà dei due amanti, la loro diversità, il loro essere separati ma complementari, perché l’amore è uno stato ondulatorio, «è un continuo distanziarsi e riavvicinarsi, un continuo cercasi e trovarsi».