Uscito in libreria a giugno, il libro “Agata dal velo rosso” – pubblicato da Glifo Edizioni – racconta la storia di una bellissima fanciulla dagli occhi scuri e capelli mossi, che proviene da una nobile e ricca famiglia. La sua bontà la porta ad abbracciare la vita spirituale che non abbandonerà mai più, neanche per le ricchezze e le lusinghe di un prepotente proconsole dell’Impero romano.
Ispirata alla storia di Sant’Agata, questa fiaba nasce dalla penna di Giuseppe Carli e dalle illustrazioni di Mariella Cusumano (leggi intervista all’illustratrice): un testo semplice e colorate illustrazioni a piena pagina dedicato dai bambini dai 3 anni.
(Giuseppe Carli) Cosa ha ispirato la nascita del libro “Agata dal velo rosso”?
«L’idea di un libro su Sant’Agata nasce a seguito di quello su “Rosalia dai capelli d’oro” è il concept è il medesimo : recuperare le vere storie della nostra tradizione e presentare ai più piccoli questi personaggi con le loro scelte di vita non facili, come se fossero eroine reali del nostro passato anziché i soliti Spiderman, Batman, ecc… proprio per questo si è posta la lente di ingrandimento più sulla loro vita (studiata da documenti storici) piuttosto che sulla storia della loro santità con i loro miracoli… anche perché in questo modo lasciamo spazio ai piccoli lettori di approfondire, magari con i loro nonni, tale aspetto».
Cosa significa scrivere una fiaba per bambini? Che responsabilità senti di avere nei loro confronti?
«Da sempre i più piccoli sono stati la mia passione, e vedo in loro il futuro. Prima di mettere mano alla penna che ha scritto il libro ho dovuto ricercare e informarmi su quali fossero i punti cardini per un libro per bambini. Sia psicologici che sociali, senza mai perdere di vista il filo logico reale della storia. Così per Agata la sua tortura, il taglio dei seni, entra in secondo piano rispetto alla cocciutaggine e testardaggine di lei e delle sue risposte date al proconsole romano Quinziano, che rifiuta per ben tre volte nonostante lui prima l’adulasse, poi passa alle minacce e infine la fa ardere sul fuoco! La fermezza di Agata e le sue scelte vincono su tutto… ed è questo che voglio insegnare ai più piccoli, a difendere i propri sogni senza scendere a compromessi».
Quali sono le prossime tappe del libro? Presentazioni, eventi, iniziative in programma?
«Tra i prossimi eventi certamente ci sarà la festa di Sant’Agata a Catania per celebrare ed omaggiare la protagonista. Altre tappe previste nella città di Palermo in prestigiose librerie e nelle scuole».
(Mariella Cusumano) Continua la tua collaborazione con Giuseppe Carli e Glifo edizioni: com’è nata l’idea del nuovo libro?
«La proposta di realizzare un libro dedicato a Sant’Agata è venuta dalle librerie di Catania visto il successo del libro “Rosalia dai Capelli d’oro”. Quando abbiamo prodotto quel libro tra me, Giuseppe Carli e gli editori di Glifo è nato un bel rapporto di collaborazione che ci ha permesso di realizzare un bel prodotto che ci ha dato ottimi risultati. Gli editori quindi hanno deciso di riscommettere nuovamente su questa squadra facendo tesoro dell’esperienza maturata precedentemente. Questo secondo libro illustrato dedicato ad un’altra santa patrona del nostro territorio è stato il pretesto per avviare una collana editoriale su questo tema.
Perché illustrare un libro su Sant’Agata? Quale l’intento?
«Oggi, purtroppo, si ha una perdita di valori e riferimenti positivi a cui ispirarsi. Libri che
parlano della vita di Agata o Rosalia hanno lo scopo di trasmettere valori positivi. Le loro
vite sono raccontate in modo laico mettendo in risalto la forza delle loro scelte. La storia di Agata racconta in modo semplice sotto forma di favola tratta un tema di grande attualità, il femminicidio. Un tema difficile da raccontare ai bambini ma che è importante da affrontare per la loro crescita. In questo libro abbiamo “spogliato” Agata dal suo ruolo di Santa, per vedere Agata la donna. Agata la coraggiosa che lotta contro un uomo che vuole possederla. Agata è il simbolo di una ragazza che vuole conservare la propria libertà. La libertà di scelta. Scegliere di amare chi desidera il suo cuore, scegliere di seguire i propri sogni, scegliere di indossare ciò che la fa sentire a suo agio, scegliere di non voler vivere un amore malato».
Hai usato una tecnica particolare per le illustrazioni?
«Mi piace molto sperimentare e combinare diverse tecniche. Per me la scelta di una tecnica piuttosto che altre nasce dall’esigenza di trovare uno strumento che mi permetta di esprimere al meglio la mia personale interpretazione delle storie che devo raccontare. In questo libro ho abbinato l’uso dei colori ad olio con i pastelli colorati. L’uso del colore ad olio mi ha permesso di creare dei fondi uniformi su cui poi ho colorato con i pastelli. Questa tecnica di cui sto sperimentando le diverse potenzialità si presta bene alle mie esigenze e al
mio modo di comunicare».