«Assurdo, a quanto pare per avere il numero di codice fiscale ci vuole un lavoro… ma è impossibile trovare lavoro senza quel numero. Spiegami la logica…». Siamo nell’Europa delle migrazioni, nell’Europa inospitale, che costringe a troppi compromessi, a sentirsi schiavi in un mondo che finge di essere “civile”. “Nero vita” è il terzo volume della collana di Mesogea, Cartographic, diretta da Elettra Stamboulis. L’autrice Daria Bogdanska – fumettista tradotta per la prima volta in italiano proprio da Mesogea – racconta l’odissea di una giovane migrante polacca in Svezia. La protagonista della graphic novel è schiava del lavoro nero, ma decide di non soccombere e di passare quindi al contrattacco.
L’uscita del libro è prevista per il 14 novembre, ma la presentazione in anteprima è in programma alla manifestazione Lucca Comics & Games (la casa editrice ha lanciato anche un contest per l’occasione). Per la rubrica dedicata alle anteprime editoriali, due tavole di “Nero vita”.
“Nero vita. Una storia di moderna schiavitù”
di Daria Bogdanska
Opera d’ispirazione autobiografica, tradotta per la prima volta in italiano, Nero Vita racconta per parole e immagini le vicissitudini della giovane Daria, la protagonista, all’arrivo in Svezia e le difficoltà che deve affrontare per rimanerci. Qui, infatti, a dispetto del luogo comune del ‘paese accogliente’, dovrà destreggiarsi in un labirinto di norme e situazioni paradossali per poter ottenere i documenti che le permettano di non essere ‘illegale’. Costretta al lavoro nero, non si dà per vinta e mentre continua a frequentare i corsi universitari di fumetto, intraprende una dura lotta per il riconoscimento degli elementari diritti sindacali. Una storia di ordinaria amministrazione nel panorama kafkiano dell’inospitale Europa delle migrazioni, ma una storia narrata con freschezza, con pudore ed estrema attenzione alla costruzione narrativa e al suo intreccio con le immagini.