«Desideri ascoltare una storia dalla viva voce di qualcuno che sta dall’altra parte del filo? Un narratore ti chiamerà, ti leggerà una storia. Durerà più o meno 10 minuti e alla fine ci saluteremo.»
L’invito di Alberto Nicolino: il silenzio, l’ascolto. “Fiabe al telefono” è l’iniziativa lanciata sul web, tramite Facebook, per chi cerca un narratore di storie in questo periodo in cui tutto è cambiato, abitudini, lavoro, quotidianità.
Dieci minuti di magia, durante i quali lasciarsi trasportare dalla voce di Alberto Nicolino lungo i sentieri inesplorati delle fiabe: “Fiabe al telefono” nasce per contrastare la noia del momento, la sensazione di isolamento. Ma soprattutto, nasce per salvare la relazione, il contatto con l’altro.
Alberto, racconti in breve “Fiabe al telefono”?
«”Fiabe al telefono” funziona così: io mi faccio dare un profilo brevissimo di chi ascolterà la storia, poi sulla base di quello scelgo una storia, una narrazione che ritengo opportuna. Chiamo io, instauriamo un breve contatto e poi racconto. E alla fine è spesso un’emozione, un legame, qualcosa che ci accomuna. Chi vuole lascia un’offerta. “Fiabe al telefono” è nato con l’intenzione di continuare a raccontare storie, però senza fare morire del tutto il teatro. Questo il telefono lo consente. In che senso? Nel senso che ci sono esperienze bellissime, meritevoli in questo momento, di video, di dirette streaming, che certamente salvano l’interezza del pubblico, aumentano il pubblico che può essere ben maggiore di quello che può entrare in teatro. Però sacrificano la relazione che si crea in teatro, sacrificano il teatro in sé. Io ho preferito rinunciare a quasi tutto il pubblico, però salvando la relazione: avviene in quel momento, con quella persona. Questo sembra pagare, non in termini di denaro, è un’esperienza ricca. Rimaniamo soddisfatti da entrambi i capi del filo».
Per chi cerca un narratore di storie, ecco, “Fiabe al telefono” funziona così: si prenota una fiaba mandando un messaggio alla pagina Facebook indicando nome, numero di telefono, una brevissima descrizione di chi ascolterà la narrazione, se ci saranno bambini e la loro età. Il momento verrà stabilito insieme all’autore.
«Ti inviterò al silenzio e all’ascolto – si legge nella descrizione dell’iniziativa -, a scegliere una parte della casa in cui non ci sono rumori né il passaggio di altre persone. Meglio se ci accucciamo sul divano o tra le coperte. Ti racconterò o ti leggerò una storia, probabilmente una fiaba ma non è detto». Il tutto durerà più o meno dieci minuti ed è assolutamente gratuito. Solo una richiesta: «chi vorrà potrà lasciare una libera offerta. Anche pochissimi euro. Questo mi consentirà di continuare questa attività a cui dedico una buona parte del mio tempo».