Cinque novità di Edizioni Kimerik tra narrativa, fantasy e poesia: un viaggio in Africa con Stefania Cunè che racconta l’avventura di una coppia come tante alla scoperta di nuove consapevolezze; Valentina Borella scrive di sogni e speranze, progetti che si concretizzano in forme diverse da quello che avevamo immaginato; Giancarlo Piciarelli, per chiudere con la narrativa, ripropone il personaggio di Leo Biasi per una richiesta speciale arrivata da una lettrice. Con Ilaria Occhionero ci si immerge in un’ambientazione fantasy, tra magia e azione, mentre si cambia del tutto registro con la raccolta di poesie di Fulvio Uccella che sembra voler lasciare un testamento al lettore, cercando di trasmettere il suo più profondo senso della vita.

 

Sounds of life“Sounds of life”
di Stefania Cunè

Una coppia come tante. Parecchi anni di differenza, modi di vivere e passioni differenti, alcuni contrasti. Un viaggio in Africa, in una terra così diversa dall’Europa, dall’Italia, che donerà nuove consapevolezze. Attraverso la narrazione tradizionale e la tecnica del racconto nel racconto, Stefania Cunè delinea un’originale vicenda di formazione e avventura, dove ogni evento non è mai casuale. Impossibile non esserne coinvolti.

 

Avrei voluto lo zucchero filato“Avrei voluto lo zucchero filato”
di Valentina Borella

Ci sono cose che puoi sognare e sperare, ci sono sempre. Poi ci sono cose che non puoi sapere, nemmeno immaginare, a vent’anni, come a trenta. Sogni e progetti prendono forma nella tua testa prima ancora che nella vita vera; quando poi le speranze abitano il cuore, si amplifica il desiderio che si trasformino in realtà. E ci sono cose, poi, che nei tuoi sogni avevano tinte diverse da quelle dipinte in seguito dalla vita.

 

 

Un cold case per Leo Blasi“Un cold case per Leo Blasi”
di Giancarlo Piciarelli

I miei lettori più fedeli sanno perché ho scritto questo ultimo romanzo con protagonista Leo Blasi e soprattutto sanno per chi l’ho scritto, nonostante avessi dichiarato sulla quarta di copertina di “La pelle profonda” che quello sarebbe stato l’ultimo romanzo della saga e che avrei mandato il nostro amico commissario definitivamente in pensione. Poi c’è stata la mail di A. D., una giovane ragazza che a causa di una grave patologia non può fare tutto quello che fanno le ragazze della sua età e che può leggere e scrivere solo tramite l’uso particolare di un computer. La madre le aveva letto tutti i precedenti romanzi di Blasi e lei mi ha chiesto di scrivere ancora del suo amico commissario, perché leggere le avventure di Leo e soprattutto le loro ambientazioni la faceva volare con la fantasia laddove le sue gambe non potevano portarla. Quella richiesta mi ha talmente commosso che, nonostante stessi scrivendo altro, “Un cold case per Leo Blasi” l’ho scritto per lei in due mesi, le ho mandato una bozza in modo che potesse leggerla autonomamente e le ho detto che il romanzo era solo per lei e che non lo avrei mai pubblicato. Lei dopo due giorni lo aveva già letto e mi ha scritto ringraziandomi e affermando che questo romanzo, per lei, era più bello dei precedenti e mi ha pregato, contrariamente a quanto avevo deciso, di pubblicarlo affinché tutti potessero leggerlo, perché quello era un libro d’amore, non certo per i contenuti, ma per il motivo per cui lo avevo scritto. Il mio editore è stato felice del mio ripensamento e oggi è nata la versione editoriale di “Un cold case per Leo Blasi”.

 

Un'avventura adrenalinica“Un’avventura adrenalinica”
di Ilaria Occhionero

Un misterioso pendolo magico in grado di manovrare il tempo. È questo l’oggetto che tutti cercano tra i corridoi della Wizzard Accademy, rinomata scuola di magia, culla di sapere e di colpi di scena. Con uno stile semplice e diretto, l’autrice regala ai suoi lettori un’opera densa di azione dai risvolti inaspettati, trasportandoli in un mondo “altro”, l’ideale per chi cerca un po’ di sana evasione.

 

 

Germogli d'autunno“Germogli d’autunno”
di Fulvio Uccella

Gioca con le parole Fulvio Uccella, e lo fa con la consapevolezza propria di chi le possiede, di chi ne conosce il senso profondo e può quindi muoverle come si è soliti fare con le pedine su una scacchiera. Quest’opera ha le sembianze di un testamento, come se l’autore avesse lasciato qui, con i suoi versi, il succo denso di una profonda esperienza di vita. “Vivere è semplicemente / abbandonarsi alla speranza. / La speranza è verità / che concreta il futuro. […] L’amore è un vero rebus. / Se lo risolvi sarai tu il Risorto. / La risurrezione è un enigma. / Se l’accetti con innocenza / sigilla per sempre sereno esistere. / Esistere è chiedersi il perché del dolore. / Rispondere al dolore è semplice: / raccogli la tua vita in frantumi / e incamminati sul suo sentiero seducente”.