Riaprire le librerie non basta, servono interventi strutturali, economici, un sostegno in più per ripartire e rilanciare la cultura che in questo periodo di emergenza sanitaria sta subendo un grave colpo. Come salvare le librerie in Italia? In cinque punti, il Circuito Librerie Indipendenti e Organizzate – CLEIO propone delle idee per sostenere il settore.
I librai non si sono arresi. Hanno continuato a tenere vicina la comunità di lettori che nel tempo hanno conquistato, hanno adoperato ogni mezzo, sfruttando le potenzialità dei social per proporre iniziative, letture ad alta voce, consigli, consegne a domicilio. Ma tutto questo può bastare?
Ci si interroga sempre sul futuro del libro e delle librerie, settore che non ha mai ricevuto abbastanza sostegno. Con il decreto che ha stabilito la riapertura al pubblico delle librerie, si è aperto un nuovo capitolo: le librerie forse iniziano ad attirare l’attenzione? Con l’obiettivo di conquistare sostegno delle istituzioni, Cleio ha lanciato un manifesto, cinque idee per salvare le librerie in Italia coinvolgendo anche librerie che non fanno parte del circuito.
Il primo punto: la lettura a scuola. Dovrebbe essere presa in considerazione l’adozione di libri diversi dal libro di testo, avviando una collazione con le librerie indipendenti. Ogni bambino potrebbe ricevere un buono da spendere nelle librerie indipendenti per acquistare un libro scelto dall’insegnante in accordo con il libraio.
Secondo punto: il ruolo delle biblioteche. «È necessario invece non solo che le biblioteche acquistino dalle librerie, ma che dai librai si facciano consigliare ed orientare. Più che un semplice acquisto di libri, le biblioteche dovrebbero acquistare progetti di rifornimento della biblioteca».
Terzo punto: il nuovo e-commerce e il nodo delle spese di spedizione. I librai hanno continuato a consigliare libri, usare i social, Whatsapp o mail, e a effettuare consegne a domicilio. Il problema restano le spese di spedizione, visto che viene utilizzata la formula Piego di libri che non permette di tracciare il pacco. Forse lo Stato, potrebbe consentire di utilizzare spedizioni tracciate ad un costo più basso. «Semplice: spediamo libri, fateceli spedire in maniera rapida, sicura e anche economica».
Quarto punto: gli incentivi alle librerie. Poche librerie possono godere dei vantaggi fiscali perché la quota percentuale di fatturato nella vendita dei libri richiesta per poterla avere è troppo alta. Da qui la necessità di abbassare quella quota di fatturato in libri per poter accedere alle agevolazioni fiscali. Si potrebbe pensare di poter avere detrazioni in misura pari al fatturato in libri; o detrazione legate non solo al fatturato libri, ma anche agli eventi considerati culturali che attivamente svolgiamo.
Quinto punto: gli affitti e i locali commerciali. I comuni hanno in dotazione nel loro patrimonio dei negozi di categoria C1. Spesso questi negozi vanno a bando e possono essere affittati da imprese private. Si potrebbe pensare che alcuni di questi negozi, non quelli più piccoli o sperduti ma i migliori, vengano riservati per le attività di libreria indipendente. Questo consentirebbe alle librerie di poter essere finalmente visibili.
Per leggere il manifesto per intero, è possibile consultare il sito di Cleio.
Librerie firmatarie: A testa in giù, Alì BaBook, Albero delle storie, Amemì, Aribac, Bibidi Bobidi Book, Blume, CartaMarea, Centostorie, Ciurma, Dudi, Eco di Fata, Farollo e Falpalà, FaVolare, Fiordifiaba, Il libraio matto, Il Nastrino Blu, Incontreria il ponte, Kamillo, Kirikù, La bottega del Sanconiglio, la Cinciallegra, La civetta azzurra, La coccinella blu, La maratonda, La scatola gialla, Labolibro, Lapsus, Laro, Le altalene, Le mille e una storia, Lèggere Leggére, Leggi e Sogna, Libò, Lotta, Lo Scialle della luna, Marameo, Mariclò, Matrioska – Una fiaba dentro l’altra, Nani Pittori s.r.l., Oh Che Bel Castello, Pan di Libri, Pandizenzero, Piccole abitudini, Potere ai bambini, Punta alla luna, Pupilla, Raccontami, Ricarello – Cantastorie aps, SemiMinimi, Sognalibri, Start!, Stacciaminaccia, Tre libretti sul comò.