Una “camera dei prodigi” in cui si incontrano il reale e il fantastico, tra autori dimenticati e forse mai esistiti: Cariddi è la rivista aperiodica che nasce dalle menti della redazione di Rossomalpelo Edizioni (leggi l’intervista), uno spazio che ospita autori veri che parlano di autori dimenticati e immaginari. Per contribuire e diventare parte del progetto c’è tempo fino al 20 gennaio. I Rossomalpelo lanciano una sfida ai lettori de Lo scaffale indipendente: il titolo del nuovo numero della rivista è “Parco giochi con abisso – Visioni pericolose da un’Isola che non c’è” e contiene tre citazioni letterarie, quali?
Cariddi alle origini: di cosa si tratta e perché questo nome?
«Cariddi è un magazine aperiodico interamente fatto di libri che cova l’ambizione di diventare una rete di autori, lettori e appassionati di letture. Siamo fiduciosi che da questa rete possa generarsi anche molto altro, perché crediamo che Catania, e la Sicilia in generale, abbia una grande voglia di appuntamenti letterari che non riproducano meramente quanto già visto altrove.
Il nome di “Cariddi” è stato scelto perché è una creatura che risponde in maniera adeguata alla ragione di fondo che ci eravamo dati come linea editoriale: una miscela di realtà e fantastico, visto che si tratta di un mostro mitologico dalle fattezze comunque animalesche che le cronache riportano come una gigantesca lampreda. Il nostro progetto si muoverà lungo questo pericoloso crinale che separa l’abisso dell’immaginario dalla realtà, e nessuno di noi sarà in grado di separare il reale dal fantastico. Per questo Cariddi ospiterà autori veri che parlano di autori dimenticati o forse mai esisti, mostri e animali reali e immaginari, storie della tradizione orale, e molto altro. Lo stomaco di Cariddi è una Wunderkammer, una camera dei prodigi».
Che rapporto c’è tra il lavoro della casa editrice Rossomalpelo e quello della rivista?
«La Rossomalpelo costituisce la spina dorsale del progetto. I componenti della casa editrice fanno tutti parte della redazione e tra gli autori si avvalgono di alcuni dei nomi già pubblicati. Inoltre, Cariddi e Rossomalpelo si muovono secondo logiche comuni: da una parte ricercano nel sottosuolo di Sicilia autori meno noti e dimenticati e dall’altro danno spazio a nuove penne che dalla rivista possono passare a una pubblicazione con noi».
Come viene scelto il tema di Cariddi? Secondo quale input o logica?
«Cariddi è strutturato sulla base di numeri monografici, quindi per ogni uscita ci sarà un tema di fondo, che poi costituirà anche la copertina del numero. All’interno verrà declinato in maniera autonoma e originale dagli autori e dagli illustratori che vorranno partecipare. La logica di base è molto semplice: rispondere agli stimoli della contemporaneità e trovare delle letture della realtà che corrispondano anche alla nostra visione politica, nel senso più alto del termine. Ad esempio, raccontare la diversità – nelle molteplici declinazioni del fantastico, dall’orrore alla fantascienza – può diventare un atto deliberato di presa di posizione sulla molteplicità dell’essere umano, perché nessuno può dirsi alieno su questa terra, nemmeno gli alieni».
Come e dove è possibile leggere la rivista?
«La rivista si potrà leggere online gratuitamente – la piattaforma di riferimento sarà resa nota sui nostri canali ufficiali della rivista e della casa editrice (Cariddi – Rivista Vorace / rossomalpeloedizioni.it) – e, considerando la qualità della grafica e delle illustrazioni, a partire da una copertina distribuita su prima e quarta di Chiara Nott che anticipiamo, assolutamente mozzafiato, ci sarà una tiratura limitata a poche decine di copie per quanti vorranno sostenere il progetto».
Avete lanciato una call to action: chi può partecipare e come? Quali contributi in particolare cercate?
«Cerchiamo autori e illustratori per l’uscita del primo numero a tema “Parco giochi con abisso – Visioni pericolose da un’Isola che non c’è”. È possibile contattarci tramite i nostri canali di riferimento (rossomalpeloedizioni@gmail.com oppure via facebook) per concordare il materiale da inviare. C’è tempo fino al 20 gennaio. Ai nostri autori chiediamo di leggere e rileggere il passato, il presente e il futuro della Sicilia sulla base dei libri (o delle suggestioni derivate dai libri) che raccontano quello che poteva essere e non è stato, o su quello che è ma non è come appare e via dicendo. Un viaggio distopico, bizzarro, oscuro nella Sicilia meno conosciuta».
Quale sarà il tema del prossimo numero?
«Abbiamo diverse opzioni in cantiere, ma, per il momento, ci piace concentrarci sul lavoro che stiamo svolgendo per questo numero dedicato alla Sicilia che conterrà tantissime chicche tra scrittori dimenticati, figure leggendarie, folklore, fiabe, western all’isolana e molto altro. Ne approfittiamo anche per lanciare un gioco: il titolo del numero, che è “Parco giochi con abisso – Visioni pericolose da un’Isola che non c’è“, contiene tre citazioni letterarie, sfidiamo gli attenti lettori de Lo scaffale indipendente a scriverci e a riconoscerle. Inoltre, se qualcuno vorrà inviarci anche una breve recensione delle tre opere, la pubblicheremo sul numero in lavorazione».