Da padre in figlio, la Librezia Zacco festeggia i sessant’anni di attività: come si fa a mantenere viva l’attenzione per una libreria indipendente? Maurizio Zacco ha ereditato la passione dal padre, gestisce la libreria di Palermo e contribuisce attivamente alla promozione della lettura con la manifestazione “La Via dei Librai” che coinvolge tutte le librerie e i librai del Cassaro. Libri antichi, usati e libri scolastici ma non solo: dal ’98, quando il libraio ha rilevato l’attività, ha ampliato la proposta della libreria accogliendo anche l’editoria indipendente e la narrativa contemporanea.
Quando nasce la libreria? Qual è la sua storia?
«La libreria Zacco nasce nel mese di luglio del 1961 ad opera di Alessandro Zacco, mio padre, che rimasto orfano dei genitori all’età di 28 anni si è inventato un mestiere che in quegli anni garantiva un minimo di reddito con la vendita di libri scolastici usati. Inoltre, la passione di mio padre nei confronti della letteratura e soprattutto del teatro sia di prosa che musicale, ha fatto si che all’interno della libreria si trovassero non solo libri scolastici ma anche di altro genere».
Come fa una libreria a “resistere” ben 60 anni?
«La passione per il libro e l’abilità nel sapere amministrare e gestire con oculatezza gli “alti e bassi” tipici di ogni attività commerciale».
Qual è il privilegio di una libreria indipendente? E quale “compito” senti di avere come libraio?
«Premetto che sono un forte sostenitore dell’anti-globalizzazione, in quanto questo fenomeno ha ingiustamente penalizzato il piccolo commercio e la sua professionalità. Quindi per me è motivo di orgoglio avere un contatto diretto con tutti gli editori indipendenti locali e potere esporre in libreria le loro pubblicazioni. Il compito principale che sento di avere come libraio è quello di diffondere cultura e di promuovere la lettura a partire dalla tenera età».
Che rapporto hanno i lettori con l’editoria indipendente siciliana? C’è in particolare una casa editrice o un titolo più richiesto?
«L’editoria indipendente siciliana offre un’ottima qualità di pubblicazioni sia dal punto di vista storico/artistico siciliano che su varie tematiche come per esempio quello del fenomeno mafioso. Il pubblico locale risponde bene ma ancor di più apprezzano queste pubblicazioni i turisti italiani e stranieri. Devo dire che tutti gli editori indipendenti godono del favore del pubblico e non c’è un libro che ha particolare successo. Mi piace solo menzionare la “Palermo di carta” scritta dal prof. Salvatore Ferlita per Il Palindromo, che rappresenta una guida letteraria della città dove vengono descritti i luoghi che hanno ispirato o che hanno frequentato i maggiori scrittori locali del novecento».
Quali sono gli effetti della pandemia sulla libreria? Si legge (e quindi si compra) meno? Quali soluzioni hai trovato per affrontare questo periodo?
«Gli effetti della pandemia sono devastanti. Qui al Cassaro negli ultimi anni si vive di turismo e del passeggio dei palermitani, cosa che con tutte le restrizioni è venuta a mancare. Per cui la libreria è riuscita ad andare avanti con i libri scolastici e con quei pochi amici che hanno acquistato qualcosa di diverso. Da parte mia ho potenziato la comunicazione tramite i social ed ho anche offerto il servizio a domicilio».
Come festeggiate i 60 di attività?
«Ho avviato una serie di incontri in streaming dalla pagina Facebook della libreria ed ogni venerdì pomeriggio dalle 18 ospito in libreria un autore indipendente che scrive per un editore indipendente ed insieme presentiamo il suo ultimo libro. Nel mese di luglio se sarà possibile creare “assembramenti” conto di festeggiare con tutti gli amici il compleanno in libreria».