Dudi Libreria nasce a Palermo nel 2013 da un’idea di Maria Romana Tetamo con il desiderio di proporre alla città uno spazio che diventasse punto di riferimento per le famiglie e per i bambini, un luogo dove poter scoprire (divertendosi e imparando) la letteratura per l’infanzia e all’illustrazione di qualità. Con un ricco programma di attività dedicate ai bambini di ogni età, Dudi non è un semplice negozio di libri: è un luogo di incontro dove germogliano idee, dove si diffonde creatività e si pratica la condivisione, non soltanto tra bambini. La passione è il motore della libreria, nella convinzione che la lettura e i libri non siano soltanto strumenti per conoscere il mondo ma anche un’occasione per immaginare “un futuro libero da stereotipi”. Rispondono all’intervista, insieme a Maria Romana Tetamo, le libraie Raffaella Quattrocchi, Alessia Ciriminna e Giulia Tetamo.
Cosa significa oggi essere una libreria indipendente a Palermo?
«Essere una libreria indipendente significa scegliere quello che ci piace e che ci sembra interessante far scoprire ai bambini, ai genitori e a chiunque arrivi curioso e affamato di storie. Significa avere un dialogo diretto e stimolante con i giovani lettori, con gli esperti del settore e gli insegnanti ed educatori e con chiunque condivida con noi la nostra passione. Significa avere un rapporto privilegiato con le case editrici italiane e non e di conseguenza con autori e illustratori con cui collaboriamo per eventi e progetti speciali».
Definite la Libreria Dudi come un centro culturale, una piccola comunità che accoglie tutti, dai più piccoli ai più grandi. Una particolare attenzione, però, è rivolta ai bambini: perché? È una scelta che nasce da un ideale, dalla vostra preparazione professionale o è anche una scelta di mercato?
«La scelta di prestare particolare attenzione ai bambini nasce certamente da un ideale personale – poi condiviso pienamente con le altre – e dalla formazione ed esperienza professionale, ma è stata sopratutto una scelta dettata dall’esigenza di creare – in una città che fino a pochi anni fa ne era sprovvista – un punto di riferimento, un polo culturale che fosse dedicato ai bambini e ai ragazzi, alle famiglie e a tutti coloro che erano alla ricerca di uno spazio dedicato alla letteratura per l’infanzia e all’illustrazione di qualità».
Come insegnare l’amore per la lettura ai più piccoli? Da quale libro (o libri) iniziare?
«Partendo dal presupposto, non sempre ovvio, che l’amore per la lettura può essere incoraggiato, ma non deve mai diventare un obbligo o un’imposizione, i bambini devono essere liberi di scegliere, al momento opportuno, quando e se dedicarsi alla lettura.
È certamente auspicabile introdurre i bambini alla conoscenza dei libri e delle storie sin da piccolissimi attraverso la lettura condivisa ed è per questo che la nostra libreria aderisce al programma nazionale NpL.
L’amore per la lettura, per il racconto e per l’oggetto libro passa, secondo noi, dalla scelta accurata e dalla selezione di quei ibri che nascono con il preciso intento di proporre una lettura adatta a seconda della fascia d’età e che proponga inoltre un’illustrazione di qualità.
Certamente nel panorama italiano non mancano case editrici che si distinguono per la qualità delle proposte come ad esempio la storica casa editrice Babalibri ormai da due anni presenza fissa anche al festival “Una Marina di Libri”, fino alla più “giovane” e sempre attenta Minibombo che si dedica alla fascia d’età 0-3 anni».
Esiste una figura, un modello di riferimento che ispira quotidianamente il vostro lavoro?
«Sono una storica dell’arte (Maria Romana Tetamo) e ho lavorato alcuni anni all’interno del Museo Riso di Palermo occupandomi di educazione all’arte. In quegli anni molto del mio lavoro con le scuole e in generale con il pubblico di bambini che venivano in visita al museo si è ispirato alla figura di Bruno Munari, famoso artista e designer, che ha dedicato gran parte della sua vita allo sviluppo della creatività dei bambini attraverso la realizzazione di numerosi laboratori all’interno di musei, libri tattili e albi illustrati e giochi.
Proprio da questa esperienza sono ripartita con Dudi, che volevo fosse non soltanto una libreria per bambini e ragazzi dove trovare albi e narrativa di qualità, ma che offrisse sopratutto la possibilità di partecipare ad attività e laboratori di diverso genere. Un luogo dove l’approccio ad esperienze diverse, tra queste i libri e la lettura in primis, significa acquisire strumenti di conoscenza del mondo che permettono ad ogni bambino e ragazzo di progettare e immaginare il nuovo – parafrasando una delle sue frasi più celebri – “un futuro libero da stereotipi, creativo e felice che li veda autonomi e indipendenti”».
Che rapporto avete con le case editrici indipendenti siciliane e quanto pensate contino nel panorama editoriale italiano?
«Siamo molto legate alle case editrici siciliane, soprattutto quelle che si occupano di illustrazione e a questo proposito non possiamo non citare la casa editrice Glifo, a cui siamo super legate, e poi sicuramente Splēn e Verbavolant. Un rapporto speciale si è instaurato anche con Navarra e Sellerio con cui ormai da 5 anni lavoriamo fianco a fianco per la realizzazione del festival “Una Marina di Libri” per il quale curiamo il programma dedicato ai bambini e ai ragazzi».
Essere una libreria indipendente è una sfida continua: come attrarre i clienti? Con quali iniziative cercate di “sedurre” nuovi lettori?
«Le librerie indipendenti devono certamente affrontare quotidianamente varie piccole battaglie. In primis la concorrenza della grande distribuzione online, come ad esempio Amazon, che può permettersi una scontistica che le librerie indipendenti non possono offrire e che lavora su grandi quantità e su un territorio virtualmente infinito.
Il punto di forza della libreria indipendente è certamente il rapporto diretto con il libraio che è sempre pronto a offrire un consiglio, un punto di vista personale sulla scelta di un libro e con il quale si instaura un rapporto quasi familiare che fidelizza il cliente e lo spinge a tornare per condividere le proprie riflessioni sul libro scelto. Nel nostro caso un ruolo fondamentale svolgono anche le attività di promozione della lettura che fanno parte del nostro fittissimo calendario di eventi che comprende presentazioni, laboratori, letture ad alta voce e attività che hanno sempre al centro, come punto di partenza, i libri e l’illustrazione».