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Presentazione del libro “I luoghi della Rosa Bianca” di Leone Zingales
20 Febbraio, 2019 - 17:00
Ingresso liberoLa Biblioteca centrale della Regione siciliana Alberto Bombace di Palermo ospita la presentazione del libro del giornalista Leone Zingales “I luoghi della Rosa Bianca. Un grido di libertà contro il nazismo“, novità editoriale Spazio Cultura Edizioni della nuovissima collana Spazio Memoria.
Appuntamento è in programma mercoledì 20 febbraio, alle ore 17. Dopo i saluti del direttore della Biblioteca Carlo Pastena, dialogano con l’autore la professoressa Rita Calabrese, germanista dell’Università di Palermo e l’editore Nicola Macaione.
In piena dittatura nazista un gruppo di giovani studenti universitari vuole cambiare le cose. Per farlo scelgono la via della nonviolenza e del risveglio delle coscienze. Hanno una sola e potentissima arma: la Parola. La Parola che una dittatura non può lasciare libera; la Parola che vuole difendere proprio quella dignità e quella umanità che il regime nazista invece mortifica. Questi coraggiosi ragazzi hanno difeso la libertà, hanno difeso il pensiero. Hans, Sophie, Alexander, Willi, Christoph e altri giovani tedeschi sono i ragazzi della Rosa Bianca, un Movimento a cui aderiranno anche decine di intellettuali e docenti universitari.
Leone Zingales, giornalista che ama la storia in tutte le sue sfaccettature, con il piglio del cronista, attraverso le sue foto, scattate durante i suoi numerosi viaggi, ci porta nei luoghi che hanno visto queste storie e che hanno respirato la stessa aria di quegli studenti. Ce li mostra come li vedremmo oggi se andassimo a visitarli. Il testo ci aiuta a rivivere i momenti più significativi che hanno segnato la vita, gli ideali e la morte dei membri dell’organizzazione. L’intento di queste pagine è quello di stimolarci a ripercorrere le stesse strade dei ragazzi della Rosa Bianca; stimolarci a conoscere non solo le loro vite, ma anche quelle dei molti altri che, oggi come allora, non accettano la repressione e la disumanità delle dittature. Stimolarci a non dimenticare che un passato può tornare ad essere un presente.